Proprio mentre in Parlamento veniva approvato il disastroso Piano Casa del Governo Renzi Paolo Di Vetta dei Blocchi Precari Metropolitani e Luca Fagiano del Coordinamento cittadino di lotta per la casa sono stati arrestati durante la conferenza stampa proprio sul tema.
Solidarietà totale ai compagni colpiti dalla repressione di questo stato sempre più sordo di fronte bisogni delle persone.
Solidarietà alla resistenza per il diritto alla casa.
Di seguito l’articolo tratto da infoaut.org
Oltre il danno la beffa: al termine della conferenza stampa con cui i movimenti di lotta per la casa e per il diritto all’abitare hanno inteso denunciare la vergognosa approvazione del “Piano Casa” avvenuta oggi alla Camera, la digos capitolina ha prelevato dalla piazza Paolo Di Vetta dei Blocchi Precari Metropolitani e Luca Fagiano del Coordinamento citatdino di lotta per la casa, su richiesta del magistrato inquirente. Pare infatti che alla richiesta di revoca delle firme che ha fatto seguito alla carcerazione di febbario per i fatti del 31ottobre, questi abbia risposto con un inasprimento che riporta ai domiciliari Paolo e Luca (scelta decisamente inusuale quella di un ritorno a misure più dure, che può solo spiegarsi come mossa tutta politica e di rappresaglia per la continuità con cui Paolo e Luca hanno continuato a militare nel movimento per il diritto alla casa).
Evidente il carattere intimidatorio dell’ennesima misura cautelare con cui questure e Ministero degli Interni sono ormai soliti combattere il conflitto sociale. Mentre l’ennesimo decreto anti-popolare, che non risolve ma anzi aggrava i problemi, viene licenziato alla Camera (non senza intoppi – crediamo – prodotti da una mobilitazione generosa e continua) la questura della capitale punisce i compagni più esposti, responsabili di dar voce e forma organizzativa a una fetta enorme di società che per chi ci governa deve stare semplicemnete zitta e accettare di scomparire.
Non succederà!
Le lotte continueranno: per la casa, il reddito e la dignità… come non smettiamo di gridare nelle piazze dallo scorso 19 ottobre e come continueremo a fare oggi in piazza Montecitorio, le prossime settimane in tutto il territorio nazionale e l’11 luglio a Torino.
Paolo libero, liber* tutt*!