4 gennaio 2020
Oggi ho rivisto Nicoletta e mi ha chiesto di far avere a tutti voi i suoi saluti ed il suo affetto.
Nicoletta sta bene, comincia ad entrare nelle dinamiche carcerarie e ad interagire con le sue compagne di prigionia. Ha già ricevuto molti telegrammi ma poche lettere e non risultano ancora pervenute le lettere che lei ha già spedito.
Ha già avuto modo di sperimentare la durezza del carcere in cui tutti sono accomunati dalla necessità di sopravvivere ad un sistema volto alla spersonalizzazione ed alla privazione.
Viene trattata con rispetto in un ambiente in cui però sono tutti condizionati da una struttura fatiscente e da carenze di ogni genere. Ha trovato da subito sollievo nella solidarietà delle sue nuove compagne di vita e negli uccellini che ogni mattina vanno a cibarsi delle briciole che lei lascia oltre le sbarre della finestra della sua cella all’alba mentre guarda sorgere il sole. Si è già interessata alla numerosa colonia di gatti che gravita attorno al carcere ed alla biblioteca della sua sezione. Ribadisce di sentirvi tutti vicini e vi invita a sostenere le ragioni che hanno determinato la sua scelta e la lotta di tutti.
I suoi pensieri sono tutti rivolti a voi ed in particolare a Giorgio, Mattia, Luca e Turi.