Oggi è giorno di mercato a Bussoleno. La mia evasione, protetta da compagne e compagni, mi porta tra i banchi che traboccano dei colori autunnali, sontuosi di frutti e verdure, delle grasse tome d’alpeggio, dei fiori di giardini che già conoscono i primi freddi e portano in sé la malinconia degli addii.
Il paese ci fa festa.
Ci vengono offerti miele della Clarea e toma degli alpeggi di Venaus.
Vanno a ruba i volantini che spiegano le ragioni e i modi della lotta.
Si moltiplicano le foto a testimonianza di di chi “sta con la Valle che resiste”.
Ad un certo punto compare una pattuglia dei carabinieri che subito si dilegua.
Il tristo mondo della repressione appare davvero lontano e impotente di fronte a questa collettività forte e serena che, senza retorica ma con determinazione, sa proteggere i suoi figli e difendere le ragioni della lotta comune.