C’è lavoro e lavoro; non è accettabile il lavoro che uccide, che distrugge la qualità della vita e devasta la natura pregiudicando ogni dignità e futuro.
Il movimento NO TAV che da più di vent’anni si batte contro le grandi male opere ha posto il tema della qualità della vita e del lavoro come uno dei punti irrinunciabili della propria lotta.
Abbiamo conosciuto i lavoratori e i cittadini di Taranto che si battono contro l’Ilva, fabbrica di morte; ne abbiamo condiviso e sostenuto le ragioni .
La presenza nella Lista Tsipras di Antonia Battaglia, attivista rappresentante di queste istanze, ci sembra una garanzia irrinunciabile per la credibilità di una proposta che si schieri coerentemente e attivamente contro l’Europa delle Banche e del Mercato e dalla parte dei lavoratori, dei territori, dei popoli. Allo stesso modo ritengo inaccettabile, per un progetto che si batta per un’Europa altra, più giusta e vivibile, la presenza di quanti coprono e difendono le posizioni di Vendola e di Sel sul caso Ilva.
Vogliamo Antonia Battaglia in lista. Fuori chi ha permesso i loschi affari di Riva! Lo chiedono i bambini malati di cancro, la terra degradata, i lavoratori messi in ginocchio dal ricatto occupazionale
Senza coerenza la sinistra muore.
Nicoletta Dosio