A proposito di Fiscal Compact

Fiscal compact, ovvero Patto Europeo di stabilità fiscale. 

Intimidisce già il nome. La prevaricazione comincia dal lessico: nella globalizzazione neoliberista l’Inglese non è più la lingua di Shakespeare, o di Joyce o di Virginia Woolf, ma quella del capitale e della finanza.

Di stabile in questo patto c’è solo lo sfruttamento, programmato, inesorabile, patteggiato tra i governi delle banche e della guerra ai danni dei lavoratori, dei territori, dei popoli.

In base al Fiscal Compact, dal primo gennaio 2015 il deficit italiano dovrà essere ridotto allo 0,5%; il debito pubblico da abbattere entro il 2035 è di mille miliardi di euro.
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Come tanti altri paesi dell’UE, anche il nostro paese stremato, precarizzato, devastato socialmente e ambientalmente, non potrà mai rispettare i vincoli del Fiscal Compact inserito in Costituzione e approvato colpevolmente dalla quasi unanimità del parlamento italiano.

La strada intrapresa porta ad un esito che solo le lotte potranno fermare: la svendita di ciò che ancora resta del patrimonio pubblico, la privatizzazione definitiva dei servizi, la devastazione dei diritti e della solidarietà. Leggi tutto “A proposito di Fiscal Compact”

Moretti: Robin Hood al contrario. Taglia ai poveri per regalare frecce ai ricchi.

Mauro Moretti continua la polemica riguardo al suo stipendio (850 mila euro all’anno), ritenendosi un grande amministratore delegato che ha risollevato i conti della “sua” azienda, le Ferrovie dello Stato. Il problema più grosso di Moretti è in realtà proprio il considerare le Ferrovie come un’azienda che deve necessariamente essere in positivo e da cui occorre trarre profitto. Il piano industriale che sta portando avanti da anni punta tutto sull’Alta Velocità e dimentica volutamente il trasporto regionale dei pendolari, trattati come cittadini di serie B, e ancora di più le lunghe tratte che univano l’Italia da Nord a Sud e da Est a Ovest con treni a prezzi accessibili, ora quasi del tutto scomparsi.

Quello che le FS propongono è un servizio per medi e grandi imprenditori, per amministratori delegati come lo stesso Moretti Leggi tutto “Moretti: Robin Hood al contrario. Taglia ai poveri per regalare frecce ai ricchi.”

Il Bambino e l’Autostrada

autostradaUn bambino nasce, in una piazzola d’autostrada, l’autostrada del Frejus, valle di Susa, valle del TAV, dove anche nascere diventa un problema perché grandi, sporchi interessi l’hanno condannata alla desertificazione.
I genitori abitano a Susa, ma si stanno recando all’Ospedale di Rivoli; infatti Ginecologia di Susa rifiuta il ricovero, non essendo più competente per i “parti a rischio”, da quando i tagli alla spesa pubblica hanno devastato strutture e servizi.
Mentre Il reparto di Ostetricia di Rivoli è sovraffollato, il reparto di Susa ( per il quale era stata decretata la chiusura e che rimane aperto solo grazie alla durissima lotta del comitato mamme e del Movimento NO TAV) si vede negare giorno dopo giorno, mezzi, personale, agibilità.
Così Mohammed nasce sull’auto, assistito unicamente da mamma e papà. I suoi primi vagiti ci dicono che il tempo della pazienza è finito: non ci sarà domani se non ce lo riprenderemo, con la ragione, il cuore, la lotta collettiva che spezza le catene e libera il futuro.