Oggi visita dei carabinieri. Non era per accompagnarmi in carcere, ma per verificare l’idoneità della mia casa a diventare per un anno la mia prigione e saggiare la disponibilità del mio compagno di vita a condividere la mia galera domiciliare.
Ho risposto che non ho chiesto misure alternative, quindi, ancora una volta, non sono disponibile ad essere la carceriera di me stessa: i domiciliari non li rispetterò.
Ma com’è che questa “giustizia” forte con i deboli e debole con i forti”, pronta a mandare in carcere un povero diavolo che sottrae ad un supermarket due scatolette di tonno, risoluta a randellare con i suoi tribunali ogni opposizione sociale (come sanno bene le donne e gli uomini del movimento NO TAV), cerca di evitare nei miei confronti un provvedimento che la sua stessa”legge” le imporrebbe?
Vedremo nei prossimi giorni. La partita a scacchi continua.
L’acqua torna a scorrere ai mulini della val Clarea
L’acqua torna a scorrere, liberata dai detriti della frana, a dare vita e gioia ad erbe, alberi, animali, nel sito dei mulini di Clarea: sono i terreni sotto esproprio per il TAV. Il movimento NO TAV è presente e agisce. Oggi abbiamo liberato l’acqua, domani libereremo il territorio
Gli antichi la chiamavano parresìa
Evidentemente il delitto di lesa maestà esiste ancora ed è usato a piene mani contro chi, per denunciare un’ ingiustizia o semplicemente per dare un’informazione corretta, non si adegua al linciaggio dei media di regime ai danni del movimento NO TAV e scrive semplicemente la verità.
E’ capitato ad Erri De Luca, a Roberta Chiroli, a Davide Falcioni ed ora tocca ad Adriano Chiarelli.