A proposito di Fiscal Compact

Fiscal compact, ovvero Patto Europeo di stabilità fiscale. 

Intimidisce già il nome. La prevaricazione comincia dal lessico: nella globalizzazione neoliberista l’Inglese non è più la lingua di Shakespeare, o di Joyce o di Virginia Woolf, ma quella del capitale e della finanza.

Di stabile in questo patto c’è solo lo sfruttamento, programmato, inesorabile, patteggiato tra i governi delle banche e della guerra ai danni dei lavoratori, dei territori, dei popoli.

In base al Fiscal Compact, dal primo gennaio 2015 il deficit italiano dovrà essere ridotto allo 0,5%; il debito pubblico da abbattere entro il 2035 è di mille miliardi di euro.
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Come tanti altri paesi dell’UE, anche il nostro paese stremato, precarizzato, devastato socialmente e ambientalmente, non potrà mai rispettare i vincoli del Fiscal Compact inserito in Costituzione e approvato colpevolmente dalla quasi unanimità del parlamento italiano.

La strada intrapresa porta ad un esito che solo le lotte potranno fermare: la svendita di ciò che ancora resta del patrimonio pubblico, la privatizzazione definitiva dei servizi, la devastazione dei diritti e della solidarietà. Leggi tutto “A proposito di Fiscal Compact”

Diario di viaggio: Aosta

aostaRiparto. Questa volta la destinazione è Aosta, sono le piazze nelle quali con uno sforzo epico, ci si batte per raccogliere le tremila firme che una legge elettorale discriminatoria impone come quota minima alle piccole regioni (la Valle d’Aosta ha 120 mila abitanti e 90 mila elettori), per poter presentare una lista di candidature. Tutto ciò, se non si hanno “santi in paradiso”, ossia gruppi politici presenti in parlamento cui appoggiarsi.
La Lista Tsipras ha fatto una scelta coraggiosa, coerente con la volontà di partecipazione popolare e di lotta dal basso. E’ iniziata così una corsa contro il tempo: se la Valle d’Aosta non arrivasse a quota tremila, salterebbe tutto il Collegio Nord.Ovest cui appartiene.
Ma questo impegno va ben oltre la competizione elettorale ed è percepito, dai tantissimi compagni che giungono a dare una mano da tutt’Italia, come una sfida contro il pensiero unico, un salutare bagno di energia che scioglie il gelo della sconfitta subita come ineluttabile ed interiorizzata come definitiva. Leggi tutto “Diario di viaggio: Aosta”

Diario di viaggio: Bergamo

bergamoRiapprodo a casa. Un giorno di pausa. prima di riprendere il viaggio verso”l’altra Europa con Tsipras”.
Riapro il “diario di viaggio” cui affidare gli scampoli di un’esperienza emozionante, tra lotte sommerse e storie silenziate o dimenticate.

Lasciamo Chiavenna di primo mattino. Destinazione Bergamo.
Sul Lario la giornata è di sole tiepido e acque deserte. Dai giardini debordano cascate di verde tenero, giallo di ginestre e fiamme di camelie. La risacca ha voci pigre e malinconiche. Dal fondale di una darsena, tra scafi in disarmo e anatre come barchette immobili, una grande tartaruga emerge a pelo d’acqua per poi scomparire.
Il lago possiede una sua dolce malìa di acque che del mare non hanno gli orizzonti sconfinati, ma ne evocano gli abissi, i gorghi silenziosi e magnetici.
La costiera di Lecco si perde sotto labirinti di soprelevate e tangenziali. Leggi tutto “Diario di viaggio: Bergamo”