Moretti: Robin Hood al contrario. Taglia ai poveri per regalare frecce ai ricchi.

Mauro Moretti continua la polemica riguardo al suo stipendio (850 mila euro all’anno), ritenendosi un grande amministratore delegato che ha risollevato i conti della “sua” azienda, le Ferrovie dello Stato. Il problema più grosso di Moretti è in realtà proprio il considerare le Ferrovie come un’azienda che deve necessariamente essere in positivo e da cui occorre trarre profitto. Il piano industriale che sta portando avanti da anni punta tutto sull’Alta Velocità e dimentica volutamente il trasporto regionale dei pendolari, trattati come cittadini di serie B, e ancora di più le lunghe tratte che univano l’Italia da Nord a Sud e da Est a Ovest con treni a prezzi accessibili, ora quasi del tutto scomparsi.

Quello che le FS propongono è un servizio per medi e grandi imprenditori, per amministratori delegati come lo stesso Moretti Leggi tutto “Moretti: Robin Hood al contrario. Taglia ai poveri per regalare frecce ai ricchi.”

“Nicoletta Dosio: «Mohamed e l’Europa che lo fa nascere in autostrada»” da popoff.globalist.it

Si nasce in auto perché l’ospedale di Susa è smantellato. Nell’anniversario del Trattato di Roma, una storia che spiega la ferocia dell’Europa [di Checchino Antonini]

Pioveva anche quel giorno a Roma, e faceva freddo. La gente ascoltava sotto l’ombrello i discorsi sulla nuova era che prendeva le mosse dal Campidoglio, che, «dopo il Golgota è il colle più sacro del mondo civile», diceva l’oratore ufficiale. Era il 25 marzo 1957 e veniva firmato il trattato che istituiva la Comunità economica europea (Cee), il Trattato di Roma, assieme a quello della Comunità europea dell’energia atomica (Euratom), che con il trattato sulla Comunità europea del carbone e dell’acciaio (Ceca), firmato a Parigi il 18 aprile del 1951, rappresentano il momento costitutivo delle Comunità europee. Leggi tutto ““Nicoletta Dosio: «Mohamed e l’Europa che lo fa nascere in autostrada»” da popoff.globalist.it”

Il Bambino e l’Autostrada

autostradaUn bambino nasce, in una piazzola d’autostrada, l’autostrada del Frejus, valle di Susa, valle del TAV, dove anche nascere diventa un problema perché grandi, sporchi interessi l’hanno condannata alla desertificazione.
I genitori abitano a Susa, ma si stanno recando all’Ospedale di Rivoli; infatti Ginecologia di Susa rifiuta il ricovero, non essendo più competente per i “parti a rischio”, da quando i tagli alla spesa pubblica hanno devastato strutture e servizi.
Mentre Il reparto di Ostetricia di Rivoli è sovraffollato, il reparto di Susa ( per il quale era stata decretata la chiusura e che rimane aperto solo grazie alla durissima lotta del comitato mamme e del Movimento NO TAV) si vede negare giorno dopo giorno, mezzi, personale, agibilità.
Così Mohammed nasce sull’auto, assistito unicamente da mamma e papà. I suoi primi vagiti ci dicono che il tempo della pazienza è finito: non ci sarà domani se non ce lo riprenderemo, con la ragione, il cuore, la lotta collettiva che spezza le catene e libera il futuro.