La Cavallerizza: un laboratorio culturale, politico, sociale nel cuore di Torino, un luogo di rapporti umani a cui è bello approdare contro la speculazione edilizia, l’egoismo degli indifferenti e la disperazione delle solitudini.
Sotto il suo lungo porticato abbiamo sostato anche noi, per parlare della lotta contro il TAV e – in un giorno di pioggia torrenziale, al termine di un corteo esiguo ma combattivo – per ribadire la vicinanza attiva al popolo palestinese, alle vittime del capitalismo sionista nella Striscia di Gaza.
La Cavallerizza è anche il fascino del suo giardino dove vivono alberi secolari, un’oasi di silenzio e di bellezza nel cuore di pietra di una città sempre più avvelenata dal degrado.
Chi ha appiccato il fuoco alla Cavallerizza, vuole uccidere il mondo fraterno, colto e gentile che in questi intensi mesi di occupazione ha cominciato a vivere, ad operare, a costruire una concreta speranza collettiva.
Contro i grandi interessi e le grandi viltà, resistiamo, difendiamo la Cavallerizza!