Sconfiggere l’Europa della disoccupazione e della precarietà

arton12561Da anni i cittadini europei devono fare i conti con la disoccupazione più alta mai registrata nella storia d’Europa. Questa piaga non è semplicemente il frutto avvelenato di una crisi finanziaria venuta da lontano, ma è il risultato scontato delle scelte economiche liberiste compiute dalle istituzioni e dai governi europei, di centrodestra come di centrosinistra.
Per ridurre la disoccupazione e porre fine alla precarietà è necessario ripensare la logica del mondo del lavoro nel suo insieme, riequilibrando il lavoro che già esiste: lavorare meno per lavorare tutti.
Bisogna opporsi alle politiche di delocalizzazione, laddove si sfruttano altri lavoratori che vengono pagati di meno e in condizioni sfavorevoli, e fare modo che i diritti tornino nelle mani dei lavoratori.
Inoltre, si deve favorire il ricambio generazionale nel mondo del lavoro, stimolando le assunzioni di giovani e garantendo il diritto alla pensione ad una età decente.
L’Europa potrebbe fare molto se solo usasse i suoi Fondi strutturali per creare possibilità di impiego significative per i suoi cittadini!
L’Altra Europa con Tsipras ha come obiettivo fondamentale quello di avviare una grande programma di ricostruzione economica rivolto principalmente alla creazione di nuovi posti di lavoro dando la priorità ai progetti di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, al riassetto idrogeologico dei territori, al potenziamento dell’istruzione e della ricerca, rinunciando, invece, agli investimenti nelle tante grandi opere inutili che distruggono il territorio, creano poca occupazione e attirano il malaffare.
Solo l’alternativa concreta di un’Altra Europa, che porti all’interno delle istituzioni europee la voce delle lotte sociali, potrà scardinare le larghe intese europee, e anteporre gli interessi delle persone a quelli delle banche e dei poteri forti.