Oggi la mia Valle è a Torino, in manifestazione per noi prigionieri, per le migliaia di indagati e processati, per quanti sono già passati dentro queste celle, dietro le sbarre del non-luogo dove ora vivo.
E’ la prima manifestazione NO TAV a cui non prendo parte di persona, ma solo con la forza dell’immaginazione che nasce dai ricordi.
Probabilmente, a sfilare, ci sarà la mia sagoma di cartone, preparata dai compagni romani ai tempi della mia “evasione” (che giorni gioiosi e ironici furono quelli, pieni di incontri e di avventura, di assemblee e di viaggi in ogni parte del paese….).
Sono rimasta in cella a scrivere, a pensare. In questo pomeriggio di sole la sezione sembra disabitata. Le mie compagne sono scese all’aria: come resistere ad uno scampolo di sole e di cielo azzurro, anche se intravisto in alto, sopra i muri?
Mi giungono attutite le voci dalle prime celle, quelle di isolamento e, dalla rotonda, le chiacchiere delle guardiane.
Anche i cortili che portano verso l’esterno conoscono il vuoto del sabato e dei giorni festivi: niente furgoni, gruppi di parenti avviati al padiglione colloqui, niente andirivieni di figure in divisa, solo un grosso gatto grigio steso ai piedi di un muro, a prendere il sole. A un certo punto compare un’ambulanza che si avvia lentamente verso i blocchi di uscita….
A tenermi compagnia ci sono i passeri: si sono accorti di me seduta alla finestra ed arrivano a sbirciare furtivi, attraverso le maglie della rete, sicuri di trovare le immancabili molliche.
Intorno pesa un senso di ineluttabile costrizione, eppure non sono triste, perché so di fare la cosa giusta e di avere con me l’amore e la condivisione di tutto un popolo….
Tuttavia com’è lontana la casa un po’ caotica ma mia, la stanzetta sui tetti, piena di libri e di ricordi…
E Luna, Tito, Ninetta, Lindo… e gli altri mici senza nome che, di buon mattino arrivano al mio balcone dove troveranno, come sempre, un po’ di cibo.
L’asinella Dorothy e il capretto Juri saranno alla staccionata in attesa di fieno e carote. E il fedele Argo continuerà ad aspettare, al cancello, il mio ritorno ( non dimentico quel suo sguardo smarrito e il suo seguirmi passo a passo, la sera del mio arresto)….
La mia cella si affolla di infinite presenze, persone, animali, i vivi e quelli persi per sempre…
Accendo la TV per vedere l’ora. Le quattordici.
A qualche chilometro da qui, nel centro cittadino, starà partendo il corteo. …musica…parole…bandiere al vento…
Con l’arroganza consueta, le “forze dell’ordine” avranno stretto un cordone sanitario intorno a uomini, donne, bambini, perché il contagio della dignità e della ribellione non possa allargarsi, divenire tempesta.
Eccomi con voi, sorelle e fratelli di lotta e di vita… Anch’io, come sempre, sto camminando dietro lo striscione…..si alzano gli slogan….dal furgone arriva l’onda della musica che parla di dolce, autentica ribellione…. “Si parte e si torna insieme”… “I popoli in rivolta scrivono la storia, NO TAV fino alla vittoria!”…
Anche questo è la felicità.
Nicoletta