Exarchia è una terra favolosa, città nella città: osterie; piazze alberate dove convivono i più differenti idiomi, età, stili di vita; cani di strada dolcissimi e miti; improbabili orti urbani, balconi fioriti e scampoli di vecchie case abbandonate, ruderi abitati da arbusti e rampicanti, piccole botteghe che esibiscono frutta e collane, casacche turche e jeans, spezie e smartphone.
Qui ci si può perdere nel dedalo delle stradine infuocate dal sole di luglio e riemergere in viali
che compaiono inaspettatamente ad ombreggiare piccoli caffè.
Exarchia è la poesia dei suoi murales, vere opere d’arte capaci di raccontare lotte, vite minime e morti precoci; girandole di colori che narrano la fugacità della bellezza e la inesauribile meraviglia della natura, danze macabre accanto a surreali terre tropicali, dove la rana convive col tucano e le colombe volano tra alberi incantati.
In un locale che è insieme taverna, biblioteca e centro sociale , mi accoglie, insieme alle grandi A cerchiate dell’anarchia, la bandiera NO TAV. Sui muri campeggiano i manifesti referendari per il NO. Un militante ci spiega che, nella galassia anarchica, loro, a differenza di altri, hanno scelto di votare, contro il sistema e la “fortezza Europa”..
E’ il NO irriducibile della resistenza giovanile, praticata coraggiosamente negli ultimi anni, in una città blindata e militarizzata, dove gli agenti avevano licenza di sparare e di uccidere.
Così mori Alexis Grigoropoulos, colpito a freddo dalla polizia. Aveva quindici anni e quel sabato del dicembre 2008 stava festeggiando con gli amici San Nicolao.
In una strada di Exarchia, nel punto in cui Alexis fu assassinato, restano una lapide (“ A ricordo del piccolo Alessandro. Aveva solo 15 anni…”) ed una targa da cui sorride il suo volto ragazzino, accompagnato da una scritta che consegna alla coscienza collettiva un duro atto d’accusa : “Qui, il 6 dicembre 2008, in modo del tutto immotivato, fu spento il sorriso bambino, dalla pallottola di non pentiti assassini” .
Alexis come Carlo, Federico, Stefano……Exarchia è tutto il mondo.