Sotto di noi mare e isole, poi le insenature e i golfi della terraferma, come una mappa vivente che si fa sempre più nitida.
Ed ecco la città bianca, immensa, le colline brulle a cui sembra appoggiarsi, la distesa grigia e rossa degli uliveti, il suolo che ci viene incontro con gli edifici aeroportuali , il breve sobbalzo dell’aereo che tocca terra.
Atene. Sono tornata.